Comunicato Stampa
Veneto: il caos regna sovrano e la sanità pubblica viene smantellata!
Dichiarazione di Liliana Lora, Vicesegretario Vicario Nazionale
Sindacato Medici Italiani (SMI)
Venezia, 26 ott. “ Il caos regna sovrano quando la politica rimane sorda alle richieste dei cittadini, mentre alcune testate giornalistiche chiamano “medici di famiglia a pagamento” dei laureati in medicina che erogano nella regione visite a pagamento sia di assistenza primaria (medici di famiglia) sia di continuità assistenziale (ex Guardia Medica)” così Liliana Lora, Segretario Regionale Veneto del Sindacato Medici Italiani (SMI) commenta l’attività di società private che dietro pagamento sostituiscono le attività dei medici.
“Si viene a conoscenza dai giornali che così il cittadino paga “una tariffa proprio in linea con l’importo del ticket”. Ma vorremmo sottolineare quale ticket si paga dal medico di famiglia o in continuità assistenziale? I cittadini pagano già le tasse!”.
“Bene ha fatto il Presidente dell’Ordine dei Medici di Treviso, il Dott. Luigino Guarini, a stigmatizzare la differenza fra le figure citate, perché si deve far emergere che, se i medici di medicina generale non si trovano e se quelli che ci sono non vedono l’ora di andare in pensione allora è la politica che si deve chiedere quale siano le cause. Bisogna interrogarsi per capire cosa ha reso le loro condizioni professionali sempre più soffocanti ed invivibili. Prima la sanità è stata aziendalizzata ed ora si sta procedendo alla demolizione di quel SSN che dal 1978 contraddistingue l’Italia per civiltà e democrazia. Si stanno aprendo i portoni alla gestione privata del settore sanitario”.
“Dovremo assistere a questo ritorno al Medioevo con diverse sanità in base al portafoglio delle persone? Dovremo vedere la perdita di quello che è riconosciuto a livello internazionale come valore aggiunto della nostra sanità: cioè la presa in carico del paziente long-life, nella sua famiglia e sul suo territorio qualunque sia il suo censo? Quale posizione intende tenere chi ha il ruolo di rappresentare la popolazione nelle sue esigenze e nel rispetto dell’articolo 32 della nostra Costituzione che ne sancisce il diritto alla salute?”.
“Questo disegno di privatizzazione della sanità e dell’assistenza primaria deve essere bloccato. Nel caos della non programmazione sanitaria, perdono il senso anche le parole e si confonde il medico di famiglia con il medico in senso indefinito. Difendiamo la sanità pubblica, accessibile ed universale e per arrestare la deriva privatistica della sanità”.
Ufficio Stampa