Comunicato Stampa – abbaticchio_ca_puglia

Comunicato Stampa
Aggressione a una dottoressa della continuità assistenziale in Puglia: solidarietà alla collega aggredita!
Dichiarazione di Ludovico Abbaticchio, Presidente Nazionale del Sindacato Medici Italiani (SMI)

Bari,16 nov.- “Il dramma della tutela del lavoro medico di emergenza urgenza, compreso quello della continuità assistenziale (detta guardia medica) è trattato in maniera costante in tutti gli interventi che il Sindacato Medici Italiani in tutte le regioni del Paese abbiamo sempre denunciato” così Ludovico Abbaticchio, Presidente Nazionale del Sindacato Medici Italiani esprime la solidarietà alla dottoressa aggredita a Bari.
“La Puglia ha una storia drammatica su questo tema delle aggressioni, con casi di omicidio di una collega nel leccese e anche di tentate o avvenute violenze sessuali nei confronti delle donne medico in servizio. Resta irrisolta la tutela dell’operatore sanitario sia nelle guardie mediche che nei centri di emergenza urgenza compresi il 118”.
“La Regione Puglia e le Asl dovrebbero provvedere già con voci in bilancio ad individuare finanziamenti preposti a tutelare il lavoro dei medici di Continuità Assistenziale attraverso l’utilizzo di strutture idonee, di sistemi di videosorveglianza, guardiania e altre norme organizzative a favore della sicurezza del medico e dell’operatore sanitario.
“Il lavoro della medicina territoriale e in particolare quello del medico di Guardia Medica spesso dal sistema pubblico competente viene fortemente sottovalutato come se fosse un’assistenza di serie B per usare un termine calcistico. Manca una presa seria di responsabilità istituzionale affinché questo servizio pubblico convenzionato dia garanzie al medico e al cittadino paziente”.
“Sono anni che chiediamo una rivalutazione e riqualificazione della medicina territoriale ormai oberata durante il Covid il post Covid da una eccessiva burocrazia senza una programmazione qualificata del lavoro clinico del medico. Le guardie armate non sono una soluzione utile; serve una profonda rivisitazione dei luoghi del lavoro del medico di guardia medica e della sua funzione professionale con finanziamenti pubblici adeguati e risolutivi” conclude.

Ufficio Stampa