Comunicato Stampa
“Improprio carico burocratico per i medici di medicina generale del Lazio!”
Nota della Segreteria Regionale Sindacato Medici Italiani (SMI) Lazio
Roma, 19 dic.- “Abbiamo scritto all’Assessorato alla Salute – Direzione Regionale Salute e Integrazione Sociosanitaria Area Farmaci del Lazio, per evitare che l’attivazione della prescrizione informatizzata dei farmaci in Nota 100, da parte dei medici di medicina generale tramite il sistema della tessera sanitaria, diventi un ulteriore carico burocratico per i medici del Lazio ed un’esposizione a pesanti rischi medico-legali per l’assunzione in prima persona di responsabilità prescrittive decise da altri sanitari. I medici dovrebbero solo curare i pazienti, dedicarsi alle questioni cliniche, non impiegare il loro tempo in pratiche informatiche”, così una nota della Segreteria Regionale del Sindacato Medici Italiani del Lazio.
“La compilazione del piano terapeutico deve essere interpretata non come un obbligo ma come una possibilità di maggiore autonomia per quei medici di medicina generale che già seguono i propri pazienti diabetici e ne stabiliscono autonomamente il trattamento con l’utilizzo dei farmaci antidiabetici di nuova generazione. La prescrizione, inoltre, di questi farmaci, andando a gravare sulla spesa pro-capite pesata di ogni medico, impatta negativamente sulla quotidiana attività prescrittiva. Per questo chiediamo che vi sia una revisione di tutti gli indicatori di spesa regionale attualmente utilizzati”.
“Riteniamo che non sia corretto che alcuni centri diabetologici diano informazioni all’utenza che, relativamente alla compilazione delle schede/piani terapeutici per Nota 100, sia esclusivamente a cura del medico di medicina generale. Bisogna mettere un freno a questa continua svalutazione della professione dei medici di famiglia. I medici di medicina generale dicono basta al fatto che ogni incombenza burocratica o amministrativa vada sempre a ricadere sulla loro attività quotidiana, senza che vi sia alcuna contrattazione sindacale, con una sempre minore disponibilità di tempo per l’attività clinica quotidiana”.
“Reclamiamo, per queste ragioni che tutte le strutture competenti diano una corretta informazione della Nota 100, sollecitando tutti gli specialisti prescrittori alla compilazione cartacea delle schede di prescrizione, nelle more della attivazione a loro carico della compilazione tramite Sistema TS. Alla Regione Lazio, chiediamo una sollecita risposta alle nostre richieste e di attivarsi affinché non siano penalizzate, con nuovi carichi burocratici, le attività dei medici di famiglia. Non vorremmo essere costretti, in caso di mancata risposta, ad avviare tutte le azioni sindacali e legali a tutela della categoria medica” conclude.
E’ possibile cliccare QUI per leggere copia della lettera inviata.
Ufficio Stampa