Comunicato Stampa
Una tantum a familiari di medici deceduti per Covid:
“Si riconoscano l’infortunio sul lavoro e la malattia professionale per i medici!”
Dichiarazione di Pina Onotri, Segretario Generale Sindacato Medici Italiani (SMI)
Roma, 4 gen. – “A partire dai primi giorni di gennaio 2023, i familiari dei medici e dei professionisti del settore sanitario, degli assistenti sociali e degli operatori socio-sanitari deceduti per effetto o come concausa del contagio da Covid-19 potranno presentare online la domanda per ricevere una speciale elargizione economica una tantum. Bene, ma non può bastare solo l’una tantum per far fronte ai rischi che corrono i medici” così Pina Onotri, Segretario Generale Sindacato Medici Italiani, commenta la nota dell’Inail che annuncia le procedure pubbliche per l’elargizione economica una tantum per i medici e sanitari deceduti per aver contratto il covid durante l’esercizio della professione.
“Chiediamo che l’infortunio sul lavoro ed il riconoscimento della malattia professionale medici siano riconosciuti in modo strutturato in quanto anche sentenze del Consiglio di Stato confermano che il rapporto di lavoro tra i medici convenzionati e Servizio Sanitario Nazionale si inquadra come lavoro para-subordinato. Per queste ragioni dovrebbe avere tutte le tutele, così come previsto in altri paesi europei. Non sono bastati i circa 400 medici di medicina generale deceduti per far estendere le tutele sul lavoro al contagio da virus e farlo rientrare nei casi d’infortunio sul lavoro”.
“Auspichiamo che il Governo vari una misura per riconoscere ai medici di medicina generale, l’infortunio sul lavoro e la malattia professionale. I medici hanno subito, in questi mesi, veri e propri infortuni sul lavoro a causa del contagio trasmesso dai loro pazienti. Dobbiamo tutelare, una volta e per tutte, i sanitari e i medici che sono le figure cardine del Servizio Sanitario Nazionale e non fermarci a misure una tantum!”.
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Ufficio Stampa