Comunicato Stampa – letteradirettore_pazienzaSMIPuglia

Comunicato Stampa
Lettera al Direttore del Quotidiano di Puglia
Di Francesco Pazienza, Segretario Regionale Puglia Sindacato Medici Italiani

Bari 21 gen. -Intervengo rispetto all’ intervista sul giornale Quotidiano di Puglia del direttore generale della ASL Lecce. Confesso di essere stupefatto del ricorso all’approssimazione e alla banalità rispetto a temi della sanità che pure si riconosce essere un sistema complesso.
Alcune precisazioni sono d’obbligo: i compiti dei medici sono quelli di curare i cittadini malati; l’organizzazione e la gestione attengono proprio ai compiti per cui è pagato il direttore generale. Quindi come risolvere il problema delle liste d’attesa e delle prenotazioni delle stesse è compito d’altri non dei medici.
I professionisti medici svolgono la propria attività nella sanità avendo conseguito la laurea in medicina e chirurgia, un’ abilitazione all’esercizio della professione e un corso di formazione specifico diversamente da chi svolge il proprio compito attraverso altri percorsi. Infatti, un direttore generale non vince un concorso, non viene eletto ma nominato dalla politica.
Quando si parla degli emolumenti degli altri sarebbe opportuno dichiarare i propri per evitare l’incresciosa condizione di apparire rigorosi ed etici solo con i soldi degli altri.
Dagli emolumenti percepiti i medici pagano lo stipendio e i contributi del personale di studio, le spese di produzione quali: fitto, luce, gas, acqua, smaltimento rifiuti. Non percepiscono la tredicesima né il TFR a fine rapporto di lavoro. Versano i contributi per la propria pensione e non gli viene riconosciuto l’infortunio sul lavoro. Quando vanno in ferie o si ammalano pagano di tasca propria il collega che li sostituisce.
Se si sottraggono tutte queste spese resta una cifra che, come noto, pone lo stipendio del medico italiano tra i più bassi d’Europa. Faccio i miei complimenti al direttore generale in attesa della notizia che la sanità nella ASL di Lecce, diversamente da quanto accade in tutte le ASL d’Italia, funziona perfettamente.

Ufficio Stampa