Comunicato Stampa
Chiediamo un tavolo urgente sulla spesa farmaceutica
Per i miracoli non siamo ancora attrezzati!
Nota dell’Intersindacale Medici Puglia
(FP CGIL medici – SIMeT -SMl – SNAMI – UGS medici)
Bari, 4 apr.-” In merito alla spesa farmaceutica, leggiamo negli ultimi giorni molti articoli sulla stampa ma vorremmo ribadire che i medici curano i malati utilizzando anche e soprattutto i farmaci. Si vuole indurre i medici a non usare i farmaci ma curare i malati con amorevoli e confortevoli parole? Forse con l’imposizione delle mani? No perché per i miracoli non siamo ancora attrezzati” così una Nota dell’Intersindacale Medici Puglia, (FP CGIL medici – SIMeT -SMl – SNAMI – UGS medici).
“Da anni chiediamo tavoli per affrontare il tema delle prescrizioni reclamando attenzione sulla farmaco-vigilanza ed appropriatezza prescrittiva, sulla dispensazione dei farmaci alla dimissione ospedaliera dei pazienti. Le nostre richieste riguardano la prescrizione indotta da strutture pubbliche e private convenzionate, oltretutto, troppo spesso in difformità rispetto alle Note Aifa e alle norme regionali in merito alla prescrizione di eparine, sulla spesa di farmaci scaduti e inviati al macero dalle farmacie pubbliche e private, sulla rivisitazione del prontuario farmaceutico per l’eliminazione dei farmaci obsoleti”.
“Tanti i temi da valutare per affrontare in modo serio e rigoroso l’argomento senza cercare facili quanto inappropriate soluzioni e ancora una volta domandiamo all’Assessorato un tavolo di confronto urgente sulla spesa farmaceutica.
Nello specifico poi riteniamo opportuno un intervento degli Ordini dei Medici e della FNOMCeO che, invece di sostenere demagogiche manifestazioni di parte, intervengano, per deontologia, a tutela della categoria sempre più dileggiata ed esposta al pubblico ludibrio.
Incommentabile, infine è la notizia riferita ai Direttori Generali delle ASL sulla mancanza delle sanzioni da comminare ai medici. Conferma, visto lo scenario, che l’unico modo per fare bene il medico in Italia è andare a lavorare all’estero!”.
Ufficio Stampa