Comunicato Stampa
Buco in sanità: no allo scarica-barile sui medici!
Nota dell’Intersindacale Medici Puglia
(FP CGIL medici – SIMeT -SMI – SNAMI – UGS medici)
Bari, 18 apr.- “Apprendiamo che la Giunta Regionale della Puglia ha approvato le misure di contenimento: della spesa per l’assistenza farmaceutica convenzionata, per la spesa per i dispositivi medici e per l’acquisto diretto di farmaci e dei gas medicali ed ha determinato la spesa per singola azienda sanitaria. Siamo venuti a conoscenza, inoltre, che la spesa farmaceutica convenzionata ha superato il tetto di spesa stabilito a livello regionale con uno sforamento pari a circa 7,3 milioni di euro nell’ambito di un buco di 450 milioni di euro della sanità pugliese” così una nota dell’Intersindacale medici Puglia.
“L’entità del buco di 450 milioni di euro impone di attenzionare tutti gli ambiti di spesa compresa quella della farmaceutica convenzionata che, pur rappresentando una quota marginale rispetto al totale, evidentemente va valutata e analizzata in modo appropriato. Per anni abbiamo posto il problema e anche recentemente abbiamo chiesto tavoli, per affrontare il tema delle prescrizioni chiedendo attenzione sulla farmacovigilanza ed appropriatezza prescrittiva, sulla dispensazione dei farmaci alla dimissione ospedaliera dei pazienti. In questo ambito, inoltre, abbiamo chiesto misure sulla prescrizione indotta da strutture pubbliche e private convenzionate, troppo spesso in difformità rispetto alle Note Aifa e alle norme regionali in merito alla prescrizione di eparine, sulla spesa di farmaci scaduti e inviati al macero dalle farmacie pubbliche e private, sulla rivisitazione del prontuario farmaceutico per l’eliminazione dei farmaci obsoleti. Riteniamo che senza affrontare questi nodi si rischia di restare nell’ambito di inutili enunciazioni che non portano a nessun risultato concreto”.
“La Giunta Regionale della Puglia darà mandato ai Direttori Generali delle aziende pubbliche del Servizio Sanitario Regionale di potenziare le attività di controllo nei confronti dei medici prescrittori. A questo proposito ci piacerebbe conoscere quali direttive e quali criteri seguiranno i Direttori Generali visto che l’inadempienza comporta la decadenza, per dettato di legge, dal loro incarico”.
“Non vorremmo che qualcuno per non perdere il proprio incarico assuma decisioni inappropriate, rispetto all’utilizzo dei farmaci, così da penalizzare, di fatto, medici e cittadini rei gli uni di essere malati e gli altri di volerli curare (qualcuno diceva che a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca ). Segnaliamo, anche, le prescrizioni indotte da campagne pubblicitarie (una su tutte quella sulla vitamina D per la quale nessuno si è preoccupato di modificare in basso i limiti di normalità sui referti dei vari laboratori) che ci fanno diventare tutti ammalati di qualcosa. I piani terapeutici, che rappresentano per i medici un carico burocratico esasperante, dei quali vorremmo conoscere i costi.
Auspichiamo il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali che rappresentano tutti i medici prescrittori come i dirigenti ospedalieri, gli specialisti ambulatoriali e i medici di medicina generale, per concertare soluzioni efficaci per l’uso appropriato dei farmaci nell’ottica di una razionalizzazione della spesa farmaceutica. Allo stesso tempo c’è bisogna di disciplinare il grande capitolo della spesa indotta dai medici che svolgono attività libero professionale le cui prescrizioni ricadono sulla spesa farmaceutica di altri medici”.
Ufficio Stampa