Comunicato Stampa
Il Parlamento e il Governo adottino misure per il pagamento in tempi celeri della buonuscita dei dirigenti sanitari!
Dichiarazione di Fabiola Fini, Vice Segretario Nazionale Sindacato Medici Italiani (SMI)
Roma, 26 giug. – “La sentenza della Corte Costituzionale di qualche giorno fa su un ricorso presentato nel Lazio, ha espresso giudizi molto severi che mettono sotto i riflettori il Parlamento e il Governo per i ritardi nel varo di un provvedimento che assicuri in tempi certi il pagamento del trattamento di fine rapporto o di fine servizio dei dipendenti statali e dei medici dirigenti dipendenti del Servizio Sanitario Nazionale”, così Fabiola Fini, Vice Segretario Nazionale dello SMI.
“La Corte è stata chiara: bisogna rispettare quello che prevede la Costituzione in merito ai principi della giusta retribuzione enunciati nella Costituzione. Sono migliaia, infatti, i dipendenti pubblici che subiscono il disagio derivante dalle attuali modalità, rateali e differite, di erogazione del TFS/TFR, così come i Dirigenti Medici del Sistema Sanitario Nazionale afferenti al Pubblico Impiego. Il differimento di 12 mesi in caso di pensionamento di vecchiaia e 24 se si va in pensione anticipata, introdotto nel 1997 dal governo Prodi e inasprito nel 2010 dal governo Berlusconi (nel 2019 fu poi ampliato ulteriormente per chi usciva con quota 100 o altre forme di anticipo), viola quel requisito; nonostante varie sentenze della Corte Costituzionale che riconoscono il diritto per tutti i lavoratori di avere in tempi certi la buona uscita dal lavoro”.
“Non è più tollerabile l’eccessivo protrarsi dell’inoperosità legislativa del Parlamento e del Governo, tenuto a conto che la Corte aveva già rivolto al legislatore vari richiami a legiferare. Si rispettino i diritti dei dirigenti medici del SSN se non si vuole vedere presentati molti altri ricorsi.
“Stiamo costruendo una vertenza, con tutte le forze disponibili in campo, affinché si vari un provvedimento legislativo sulla liquidazione del TFR/TFS, che riconosca il diritto del medico dipendente a percepire in tempi ordinari il suo TFS/TFR. Aspettiamo parole chiare sui diritti di questi lavoratori dal Ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo e dal Ministro della Salute Orazio Schillaci”.
Cliccando qui si può leggere la sentenza della Corte Costituzionale.
Ufficio Stampa