Comunicato Stampa
L’insoluta questione del riordino del sistema emergenza urgenza della Regione Marche
Dichiarazione di Alessandra Moraca, Segretario Regionale Sindacato Medici Italiani
Vice Presidente vicario FVM Marche
Ancona 12 lug.- “Ancora nulla riguardo al riordino del Sistema dell’Emergenza Urgenza della Regione Marche che sta aspettando la nuova convocazione del tavolo già istituito, ma in stallo da diversi mesi per questioni burocratiche della Regione Marche. Ma la salute dei cittadini marchigiani, quanto può aspettare, soprattutto riguardo a quest’ambito?
Con molto stupore apprendiamo dai giornali del 13.07.23 della presunta attivazione di una sperimentazione del “doppio binario” attivata per la valutazione dei codici bianchi e verdi nei Pronti Soccorso di Civitanova e Macerata che si vorrebbe estendere al resto della regione e che detta dell’Assessore Saltamartini dovrebbe risolvere la questione delle lunghe attese. Tutto ciò non tiene conto della carenza degli operatori sanitari, stanchi dei pesanti turni, stanchi ancora una volta di non vedere una svolta nella riorganizzazione del sistema in cui lavorano.
Si parla di incentivazione a fare dei turni in più con delle risorse aggiuntive, questa può essere una soluzione temporanea, ma non risolutiva di un problema che va risolto energicamente alla radice.
Lo scorso anno la crisi dei Pronti Soccorso veniva risolta pagando attività aggiuntive alle cooperative.
Oggi si parla di risorse aggiuntive che la Regione Marche metterà a disposizione come previsto dall’art.11 della Legge 56 del 26.05.23 conversione con modifiche del DL 30/03/23 (“Decreto bollette”), ma con quali criteri verranno erogate e soprattutto a chi, tenendo conto del numero ridotto del personale? E che impatto reale tutto ciò potrà avere tenendo conto che i medici del SSN stremati dalla fatica in questo periodo devono poter usufruire delle loro ferie e che con questa modalità non potranno fruire neppure dei riposi dovuti e quindi saranno scoperti anche dal punto di vista assicurativo per il mancato riposo previsto dalla legge.
E se non si riuscirà a coprire i turni con questa modalità si tornerà ad utilizzare le cooperative?
Perché è chiaro che per poter effettuare una distinzione dei codici inevitabilmente serviranno più medici ed infermieri.
Ricordiamo ancora una volta che il notevole flusso di pazienti afferente ai Pronti Soccorso è dovuto ad una carenza strutturale nel sistema organizzativo che va corretta quanto prima.
Nella Regione Marche le criticità legate ai disservizi del sistema del 118, dei Pronti Soccorso, delle guardie mediche, sono dovuti ad una distorsione del sistema che non è più consensuale alle richieste di salute regionale perché da anni deficitario nel numero degli operatori sanitari e carente nel coordinamento consensuale delle diverse realtà ospedaliere e territoriali, tra l’altro queste ultime non sono state neppure revisionate per poter ridurre la pressione agli ospedali dove i codici verdi e bianchi ricordiamo che non dovrebbero neppure arrivare.
La Regione inoltre si appresta ad approvare in Consiglio Regionale un Piano Socio Sanitario dove ancora una volta non si entra nel merito e non vengono declinate soluzioni per l’agonizzante Sistema dell’Emergenza Urgenza.
I marchigiani sia in qualità di cittadini che di operatori sanitari rimangono in attesa di risposte risolutive da parte politica nel breve termine perché la salute è un diritto previsto dalla costituzione ed in quanto tale va tutelato in ogni modo”.
Ufficio Stampa