Comunicato Stampa
Lettera al Direttore
di Leonida Iannantuoni, Presidente di Assimefac e
Giovanni B. D’Errico, Presidente Comitato Tecnico Scientifico Assimefac
Gentile Direttore,
Abbiamo letto con attenzione la lettera di Francesco Buono, ne apprezziamo l’esternazione delle perplessità, inerente quanto pubblicato su QS del 11/07/2023 circa il nostro progetto di istituire una Scuola di Specializzazione Universitaria in Medicina di Famiglia.
Concordiamo appieno, sul fatto che sia ‘inimmaginabile’ che “un oculista venisse formato da un odontoiatra, o un dermatologo da un radiologo”. Nel nostro progetto, infatti, è prevista l’istituzione di un corpo docente costituito da medici di medicina di famiglia che possa accedere a possibilità di carriera accademica e che, come per tutte le altre branche, acceda agli incarichi previa concorso pubblico e valutazione dei titoli posseduti, ciò esclude la possibilità che la “scuola verrebbe condotta da professionisti di altre discipline”.
Naturalmente sarà compito di ASSIMEFAC e di tutte le altre Società Scientifiche afferenti alla Medicina Generale favorevoli al progetto, far sì che ciò si realizzi senza ingerenze e condizionamenti da parte di alcuno.
Puntiamo a Società Scientifiche e, non ad altre forme organizzative, ritenendo che l’argomento sia prettamente di competenza delle Società e non, ad esempio, dei Sindacati che, pure, in questo momento storico si trovano a fronteggiare prove gravose che stanno mettendo a rischio la figura stessa del medico di famiglia. Sindacati a cui va tutta la nostra stima e riconoscenza per l’impegno profuso.
Rimanendo su quest’ultimo tema: anche nel sindacato (FIMMG) che osteggia la possibilità dell’istituzione della scuola di specializzazione in medicina di famiglia, si intravedono possibilismi circa il nostro progetto, come sostiene Fiorenzo Corti in una intervista affermando che : ‘‘Si dovrà cambiare strategia, inserire la formazione post-laurea in un percorso universitario di specializzazione con borse di studio adeguate ed insegnamenti da attuarsi negli studi di medici famiglia tutor …”
Ci sentiamo, inoltre, di segnalare che, complice anche la carenza degli organici, oggi il percorso formativo di uno specializzando è ben lontano da quanto avveniva alla fine degli anni ’80 o inizi degli anni ’90, venendogli affidati compiti all’epoca inimmaginabili. Con questa nota, avendo anche noi scarsa propensione a ripeterci se proprio non costretti, riteniamo di aver, almeno parzialmente, fugato le perplessità di Francesco Buono.
Ufficio Stampa