Comunicato Stampa
25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne
“Per tutte le donne medico un Mobile Angel per contrastare la violenza”
Dichiarazione di Pina Onotri, Segretario Generale Sindacato Medici Italiani (SMI)
Roma, 25 nov. – “In occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne vorremmo proporre alla parte pubblica di adottare un provvedimento che permetta di usare su tutto il territorio nazionale il Mobile Angel, che ha concluso, pochi giorni fa, la sperimentazione di un anno a Torino. Si tratta di un device smartwatch indossabile, collegato al telefono cellulare su cui è installata un’applicazione dedicata in grado di attivare una richiesta d’ intervento delle forze dell’ordine. Chiediamo che il device smartwatch sia dato in uso alle donne medico, per quelle lavorano nelle Guardie Mediche, nei Pronto Soccorsi, in ambiti lavorativi sanitari a rischio, per contrastare i casi di violenza nei loro confronti” così Pina Onotri, Segretario Generale SMI.
“Gli episodi di aggressioni a operatori sanitari e sociosanitari, soprattutto, nei pronto soccorso, sono un fenomeno in crescita. I casi di aggressione e violenza ai danni del personale sanitario accertati dall’Inail nel 2022 sono più di 1.600, in aumento sia rispetto al 2021 sia rispetto al 2020. La maggior parte avviene in case di cura, ospedali, Guardie Mediche, a essere più colpite sono le donne medico. Una violenza che ha origini in fattori patologici ma che si alimenta con una cultura delinquenziale, che si scaglia soprattutto contro le donne medico, che risultano essere ben quattro uccise nel nostro Paese, negli ultimi tempi”.
“La legge 113 del 14 agosto 2020 ha visto lo Stato intervenire sul tema della sicurezza degli operatori delle professioni sanitarie e sulla prevenzione in materia di aggressioni, ma purtroppo non è bastata a fermare i casi di violenza in ambito sanitario. La questione ha radici anche culturali, ma la cattiva organizzazione del lavoro, anche legata al modo in cui si è trascurato il problema della carenza di personale, ha fatto emergere rischi psico-sociali, compresi gli atteggiamenti violenti nei confronti degli operatori sanitari da parte degli utenti.
Sosteniamo, per queste ragioni, l’adozione del Mobile Angel perché siamo sicuri che la tecnologia può contribuire al contrasto della violenza e poter dare uno strumento in più alle donne medico che si trovano in situazioni di rischio”.
Ufficio Stampa