Comunicato Stampa
Medici: l’articolo 33 della legge di bilancio deve essere ritirato!
Dichiarazione di Fabiola Fini, Vice Presidente Nazionale FVM Vicario e Vice Segretario Nazionale Sindacato Medici Italiani (SMI)
Ancona, 18 dic. “Le ragioni che hanno indotto Aaroi-Emac, Fassid, Fvm e Cisl Medici a confermare lo sciopero oggi sono da ricercare innanzitutto nel peggioramento delle condizioni di lavoro in cui vertono i medici ospedalieri che si è evidenziato soprattutto dopo la prima fase del COVID, quando le criticità presenti prima della pandemia si sono palesate ancora di più, ma non sono state minimamente compensate” così Fabiola Fini Vice Presidente Nazionale FVM Vicario e Vice Segretario Nazionale Sindacato Medici Italiani (SMI).
“Si è innescato, così, il fenomeno delle grandi dimissioni, una vera e propria fuga dei medici ospedalieri dalla sanità pubblica, la stessa che anziché tutelare i propri medici e i pazienti sta permettendo che il fenomeno diventi inarrestabile”.
“Il Governo attuale, con la Legge di Bilancio 2024, continua, come i governi precedenti, a confermare il mantenimento del tetto alle assunzioni di nuovo personale, con l’assenza di misure per stabilizzare i precari, con l’ennesimo sottofinanziamento del Fondo Sanitario Nazionale. Oggi, con l’art. 33 della Legge di Bilancio, siamo in presenza di una misura di gravità sociale enorme: le pensioni di 700 mila lavoratori della pubblica amministrazione sono finite in ostaggio del MEF per ripianare il bilancio dello stato. Chiediamo, per questo, che l’art. 33 della Legge di Bilancio venga totalmente soppresso, mentre, contemporaneamente, bisognerà mettere in conto che questa legge di bilancio ci porterà a interminabili contenziosi amministrativi sino alla verifica di costituzionalità”.
Riteniamo che questa manovra di bilancio sia iniqua e inaccettabile. Stiamo scioperando per tutelare la Sanità Pubblica, per un’adeguata valorizzazione del lavoro dei suoi Professionisti, per reclamare in generale il diritto alla salute della popolazione di questo Paese. Il governo dica chiaramente quale è la direzione che si vuol prendere perché è, ormai, chiaro che senza medici non può esserci un efficiente Servizio Sanitario Pubblico”.
Ufficio Stampa